L’informazione è un diritto e un dovere del cittadino, in particolare su tutto quello che incide sulla sua salute e sicurezza. Le autorità preposte devono garantire un’informazione completa, continua e capillare in particolare sull’inquinamento ambientale, da smog, da rumore e da elettromagnetismo, e sulla sicurezza stradale. Oggi i Comitati ritengono che le informazioni disponibili non diano un quadro realistico dell’inquinamento ambientale del centro storico, della periferia e dei Comuni della cintura. Quindi il continuo potenziamento del sistema di monitoraggio degli inquinanti diventa un diritto dovere inderogabile, poiché senza una più completa conoscenza della realtà non è possibile attuare provvedimenti adeguati e valutarne l’efficacia.

Inoltre la giusta e tempestiva informazione è decisiva per l’autodifesa e il coinvolgimento responsabile del cittadino, senza il quale nessuna politica efficace di risanamento, che vuole incidere nei comportamenti abituali, potrà mai attuarsi.

Per questo chiediamo l’accesso diretto a tutti i dati rilevati e alle elaborazioni e statistiche fatte in nome e con i soldi del Comune, Provincia e Regione. Mentre ci opponiamo a qualsiasi tendenza all’occultamento o alla privatizzazione dell’informazione. Esempi deprecabili sono l’esclusività richiesta dal Comune all’Arpa sui dati della campionatura del benzene, e i mancati risultati della ricerca “Indagine sugli effetti dell’inquinamento sulla popolazione bolognese”.

Poiché i Comitati hanno sempre basato la loro azione sull’informazione e conoscenza dettagliata dei problemi, lottando contro le insufficienze e confusioni dell’ Amministrazione Comunale, prioritariamente richiedono:

1) Contro l’inquinamento dell’aria: informazione e divulgazione garantita, trasmessa in tempo reale.
L’aggiornamento informativo deve essere continuo:
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quotidiano per le centraline SARA
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mensile per i campionatori passivi;
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terminata l’elaborazione, per i dati delle campagne periodiche e del laboratorio mobile.

Tutti i dati devono essere a) pubblicati su Internet b) forniti ai mezzi di informazione; c) messi a disposizione della cittadinanza presso l’URP comunale e provinciale e presso le sedi di ciascun Quartiere; d) quelli quotidiani o le medie mensili divulgati in tempo reale anche con l’utilizzo dei pannelli luminosi del Comune nelle strade e dell’ATC alle fermate dei bus.

2) Contro l’elettrosmog. I cittadini devono essere informati dell’avvio delle procedure amministrative che possono avere effetti modificativi dell’equilibrio dell’assetto urbano e sanitario, con il diritto a presentare osservazioni, avendo a disposizione il tempo necessario per potervi provvedere e l’elaborazione di linee guida condivise da tutti i quartieri per consentire un’omogenea informazione.

Il sistema d’informazione deve individuare con esattezza gli impianti in funzionamento correlati dai dati illustrativi, aggiornati, delle aree coinvolte dall’inquinamento elettromagnetico con relative misurazioni dettagliate.

3) Contro l’inquinamento acustico. Accesso diretto a tutte le rilevazioni e le elaborazioni fatte dal Comune, Provincia e Regione in merito alla zonizzazione dell’inquinamento acustico e ai progetti di risanamento in atto o programmati.

Conoscenza anticipata per nuove disposizioni, concessioni o deroghe da parte dei residenti interessati per tutte quelle scelte amministrative, esercizi commerciali e traffico, che possono comportare direttamente o indirettamente un accentuarsi delle fonti di rumore.

4) Obbligo d’informare anticipatamente tutti i cittadini interessati sulle decisioni comunali in materia di viabilità, che potrebbero incidere su inquinamento e sicurezza della mobilità. Una seria consultazione dei cittadini consente di far acquisire ai progetti un valore aggiunto, determinato dalle conoscenze e competenze di chi vive nel suo territorio e che i progettisti frettolosi non hanno.

5) Diffusione della consapevolezza dei problemi ambientali all’interno della città. Il Comune deve, in ogni quartiere, responsabilizzare un Tecnico che sappia tradurre queste informazione in consapevolezza e responsabilizzazione dei residenti e degli operatori economico-commerciali, in particolare quelli delle aree più inquinate.

6) Informazione tempestiva specifica per le categorie di cittadini più a rischio: cardiopatici, asmatici, diabetici, ecc., sui pericoli derivanti dal cumularsi dei diversi inquinamenti.

7) Informazione attraverso i presidi medici e sanitari condotta in modo capillare, attraverso la sensibilizzazione delle categorie dei medici di base e pediatri, e di tutti gli altri operatori sanitari (es. farmacisti), fornendo loro materiale informativo e divulgativo con il quale rendere noti ai loro assistiti i rischi che corrono con l’esposizione all’inquinamento.

8) Educazione permanente ambientale e stradale, con campagne nelle scuole promosse da Quartieri, Comune, Provincia e Regione, anche con la partecipazione volontaria di tecnici dell’ambiente disponibili a collaborare a questo servizio.

9) Partecipazione dei Comitati Antismog alle fasi d’indirizzo e valutazione dell’elaborazione della Relazione annuale sulla Qualità dell’Aria e sul Risanamento Ambientale.

10) Aggiornamento periodico dell’informazione scientifica circa il rapporto tra inquinamento e salute, attraverso un gruppo di lavoro che coinvolga le strutture sanitarie, gli esperti del settore e i centri di ricerca.

11) Monitoraggio di gruppi sociali di cittadini e lavoratori maggiormente esposti (vigili urbani, autisti, tassisti, bambini, anziani, commercianti, ecc.). Gli esiti delle indagini devono essere divulgati in tempo reale non appena elaborati.

12) Estensione del monitoraggio anche alla periferia realizzato in modo serio e cadenzato con metodiche concordate, particolarmente nei punti di maggior sofferenza per la congestione del traffico.



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