1. Strada Maggiore

   


Indice del capitolo

> 1.1 - Benzene

> 1.2 - PM10 e IPA

> 1.3 - Inquinamento acustico

> 1.4 - Flussi di traffico

 

1.1 Benzene


Il costante e ripetuto superamento dei limiti di legge di questo inquinante rappresenta l’emergenza più grave di Strada Maggiore, come dimostrano, oltre all’effettuazione di misurazioni settimanali con campionatori passivi, una serie di sperimentazioni e rilevamenti specifici, condotti a più riprese nel corso degli ultimi anni, in mesi e periodi dell’anno diversificati ma concordi nel sottolineare da un lato la gravità della situazione, dall’altro lato la mancanza di qualsiasi variazione significativa nei valori ricavati.
A dimostrazione di ciò, si riportano di seguito alcuni dati e considerazioni tratte da Relazioni sulla qualità dell’aria di anni diversi.

Relazione sulla Qualità dell’Aria 1999
Alle pagine 20-24 vengono riportati i risultati di un’interessante e approfondita “Sperimentazione di Strada Maggiore”, condotta in due fasi: prima nell’ambito di una situazione standard di passaggio di tutti i ciclomotori, motocicli, autoveicoli e mezzi pubblici; successivamente, in una situazione di chiusura al traffico per tutti i veicoli a due ruote di un tratto della strada. Ciò ha consentito di rilevare, mediante 70 campionatori passivi, le concentrazioni di benzene sia in condizioni di traffico ordinario (settimana dal 8.11 al 13.11), sia in assenza di ciclomotori e motocicli (settimana dal 15.11 al 20.11).



Immagine 1. Luogo della sperimentazione e collocazione dei campionatori

Dai risultati di tale sperimentazione si possono trarre alcune significative valutazioni.

Nell’ipotesi di riduzione totale del flusso a due ruote, il decremento delle concentrazioni di benzene si attesterebbe attorno al 45-50%, rientrando nuovamente nei limiti di legge: infatti con circolazione ordinaria si è registrata una media settimanale di 19 μg/m3, mentre, con la limitazione di transito, pur rispettata solo dal 70% dei veicoli a due ruote, 10 μg/m3. L’esame delle correlazioni evidenzia il forte legame tra flusso di veicoli a due ruote e benzene, come dimostra la seguente tabella:



Grafico 1. Correlazione tra benzene e traffico a due ruote

Inoltre, i valori medi settimanali di benzene, che in strada sono certificati – come detto – in 19 μg/m3 (prima settimana) e 10 μg/m3  (seconda settimana), presentano invece livelli assai più elevati e preoccupanti nelle rilevazioni compiute in luoghi semi-chiusi (sotto i portici, che accompagnano pressoché l’intero tracciato di Strada Maggiore) e in luoghi completamente interni (ad esempio negli esercizi commerciali, assai numerosi per tutta la strada), e non scendono sotto il valore limite nemmeno in presenza della limitazione alla circolazione di veicoli a due ruote: rispettivamente 23 μg/m3 e 26 μg/m3 nella prima settimana, e 11 μg/m3 e 11 μg/m3 nella seconda.


Immagini 2 e 3.
Prima settimana (traffico ordinario senza alcuna limitazione) e seconda settimana (divieto di circolazione dei veicoli a due ruote).

Fra la prima e la seconda settimana i valori registrati diminuiscono sensibilmente: nessun rilevatore infatti supera i 20 μg/m3, a fronte di picchi anche fra i 30 e i 40 μg/m3 nella settimana precedente.







La sperimentazione di Legambiente
La forte discrepanza di risultati fra campionamenti compiuti all’esterno in strada e rilevazioni effettuate invece in ambienti interni, già evidenziatasi nel corso della Sperimentazione del 1999 riportata sopra, è stata nuovamente messa in evidenza da una seconda inchiesta, condotta nelle nove principali città italiane nel corso del 2003 dall’Associazione ecologista “Legambiente” con l’ausilio scientifico dell’Istituto “Maugeri” (specializzato in rilevamenti e analisi ambientali). L’esito della ricerca è stato pubblicato anche su alcuni quotidiani nazionali e locali, che hanno dato risalto in particolare i risultati dell’indagine compiuta a Bologna in Strada Maggiore con un metodo leggermente diverso rispetto a quello tradizionalmente impiegato dal Comune di Bologna e dall’ARPA provinciale. Il rilevamento dei dati del benzene, infatti, è stato compiuto con un “radiello”, ossia un piccolo campionatore passivo non installato nella sede stradale (come solitamente avviene sia nelle campagne specifiche sia nei campionamenti continuativi), bensì applicato direttamente sul corpo del proprietario di un esercizio commerciale (nello specifico una Tabaccheria), sito appunto in Strada Maggiore 67/a, all’angolo con via Fondazza. L’uomo ha tenuto il rilevatore addosso per sei ore, dalle 8 alle 14, mercoledì 19 febbraio 2003 (dunque una normale giornata lavorativa in periodo invernale, soggetta anche ad un minor flusso di veicoli a due ruote a causa delle condizioni meteorologiche non favorevoli) e l’analisi dello strumento ha consentito di fissare in oltre 28 μg/m3 la quantità totale di benzene a cui il tabaccaio è stato esposto in sole sei ore: quasi il triplo di quanto consentito dalla legge.

Immagine 4. Visione generale di Strada Maggiore e localizzazione del punto di campionamento.

L’immagine mostra la centralità di Strada Maggiore, arteria di ingresso al centro storico, e il posizionamento del campionatore passivo collocato all’interno della Tabaccheria sita in Strada Maggiore n° 67/a, all’incrocio con via Fondazza (punto grande in basso), oggetto dell’indagine di Legambiente e di quello tradizionale dell’ARPA, collocato invece all’angolo con Vicolo Posterla (punto piccolo in mezzo).

Relazioni sulla Qualità dell’Aria 2000 e 2001
Alle pagine 182 e 185 nell’ambito dell’Appendice 6 – Dati delle campagne estese del benzene e alle pagine 170-171 e 165-166, nel contesto della Appendice 1 – Dati dei campionatori passivi, Strada Maggiore si evidenzia per i valori più elevati in ogni periodo dell’anno monitorato, fra i numerosi punti di campionamento distribuiti in città.

In una prima fase di rilevamenti relativa a maggio (mese statisticamente sfavorevole all’accumulo di inquinamento) il livello di benzene si mantiene sempre al di sopra o appena al limite dei valori ritenuti accettabili: Porta Maggiore 7 μg/m3 (2000) e 10 μg/m3 (2001), Strada Maggiore – angolo piazza Aldrovandi 11 μg/m3 (2000) e 14 μg/m3 (2001). La situazione peggiora in modo evidente nella seconda rilevazione, condotta nel mese di novembre, quando tutti i campionamenti relativi alla zona considerata sono sensibilmente superiori ai valori limite: Porta Maggiore 17 μg/m3 (2000) e 21 μg/m3 (2001), Strada Maggiore – angolo piazza Aldrovandi tocca addirittura il record di 24 μg/m3 (2000) e 26 μg/m3 (2001).

Grafico 2. Differenziazione dei valori rilevati all’esterno e all’interno. Considerato un limite massimo consentito di 10 (linea azzurra), sono stati registrati 19 μg/m3 in strada (in rosso), sotto i portici 23 μg/m3 (in arancione), nei negozi 26 μg/m3 (in arancio)  e nella tabaccheria 28 μg/m3 (in giallo).

Medie mensili e annuali di benzene negli anni dal 2000 al 2004
La gravità della situazione si è evidenziata non soltanto nell’ambito delle sperimentazioni specifiche sopra menzionate, ma altresì nelle rilevazioni settimanali e mensili compiute dal campionatore passivo posizionato all’incrocio tra Strada Maggiore e vicolo Posterla.
Esse segnalano nel quasi quinquennio 2000-2004 da una parte concentrazioni annuali di benzene, seppur in diminuzione, ancora troppo elevate e quindi fuori legge; dall’altra parte un trend piuttosto costante dei valori rilevati nei diversi mesi dell’anno.

In particolare nei mesi che vanno da settembre a maggio le rilevazioni sono pressoché sempre superiori al valore limite (10 μg/m3), mentre si mantengono generalmente pari o sensibilmente al di sotto di tale valore nei mesi da giugno ad agosto – tradizionalmente il periodo in cui ad un minor flusso veicolare si accompagnano anche condizioni ambientali e meteorologiche che favoriscono la dispersione degli inquinanti.



Tabella 1. Concentrazioni mensili e media annuale del benzene (anni 2000 – 2004) in Strada Maggiore.

  

Grafici 3 e 4. Medie settimanali dei campionatori passivi cittadini (raffronto gennaio 2003 / gennaio 2004).
Strada Maggiore presenta sempre e comunque i valori maggiori di tutta la città di Bologna.

Conclusione: la strada più inquinata di Bologna
Strada Maggiore, insieme anche a via San Vitale (cfr. 2.1), è da parecchi anni quella che detiene la più alta concentrazione di benzene nell'aria di tutta la città: l’incrocio tra Strada Maggiore e Vicolo Posterla (nonché quello tra Via San Vitale e via Petroni), in tutte le rilevazioni, detiene sempre il record negativo tra tutti i punti della città monitorati e, tranne nel periodo estivo, supera sempre il limite stabilito dalle legge.

Strada Maggiore è colpita a questi livelli dall’inquinamento da benzene in quanto rappresenta un tipico esempio di viabilità del centro storico bolognese: rettilinea affiancata da portici (di altezza superiore a 4 metri) e caratterizzata da un rapporto larghezza strada/altezza edifici estremamente basso (circa 7/12, cfr. 1.3), che inibendo la dispersione laterale degli inquinanti favorisce il cosiddetto effetto canyon.
Il problema del benzene è critico nel centro storico di Bologna, particolarmente nelle zone medioevali della città, caratterizzate da strade molto strette – su cui grava un flusso di ciclomotori e motocicli –, e fiancheggiate da fronti edificati alti e continui.

Immagine 5. Campo di flusso per il canyon con portici.
L’ENEA ha messo a punto un modello per la descrizione dettagliata di flusso, concentrazione e dispersione degli inquinanti nelle strade a canyon.



Immagine 6. Mappa delle isolinee di concentrazione di benzene
Il punto massimo di concentrazione annuale di benzene, corrispondente al colore rosso più intenso e scuro, è rappresentato – per tutta la città – proprio dalla zona di Strada Maggiore, dove la media si attesta tra i 15 e i 30 μg/m3.


       

1.2 PM10 e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici)


Il Materiale Particolato è il secondo inquinante che rende emergenziale la situazione di Strada Maggiore dal punto di vista della salute umana e del rispetto dell’ambiente. Nonostante i pericoli per l’uomo determinati dall’inalazione di queste sostanze e benché sia stata registrata la presenza di particelle di dimensione assai minori al già nocivo PM10, non sono mai state effettuate rilevazioni continuative nel corso dell’anno e sono poche le sperimentazioni specifiche disponibili.

In particolare si segnala la campagna condotta dall’“ENEA - Ente Nazionale per l’Energia e l’Ambiente” nel 2001 in tre postazioni a Bologna: in via Jacopo della Quercia  (prima periferia nord), via Po (prima periferia est) e Strada Maggiore, all’altezza del giardino pubblico all’intersezione con via dei Bersaglieri, distante circa 8 metri dalla sede viaria in virtù del portico di Santa Maria dei Servi.
Strada Maggiore si configura come una delle tipiche strade radiali, fiancheggiate da portici che collegano il vero centro civile e geografico della città ai viali di circonvallazione. Si riportano sintetizzate qui di seguito alcune preoccupanti risultanze.

Grafico 5. Spettro granolumetrico medio in massa del particolato aerosospeso.

1. Per Strada Maggiore 80% delle polveri sottili sono nell’intervallo granulometrico inferiore a 0,52 (diametro pari a 0,52 milionesimi di metro, PM0,5) e si depositano direttamente nella parte più interna del polmone, mentre la composizione delle due altre postazioni è uniforme nei diversi intervalli (cfr. § 4.1 per effetti sulla salute di PM di dimensioni così ridotte).

Grafico 6. Spettro granolumetrico medio in massa del particolato < 0.52
La raccolta settimanale ha consentito di caratterizzare ulteriormente la frazione di materiale particolato inferiore a 0.52 μg/m3.

2. Strada Maggiore non è immune nemmeno dagli IPA (per gli effetti sulla salute umana cfr. § 5.1), che sono veicolati proprio dalle polveri sottili: è stato in particolare rilevato che la frazione inferiore a PM0,4 (quella, come visto, preponderante) incorpora quantità di massa di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) maggiori rispetto alle altre frazioni.

3. Nella frazione di rilevato in Strada Maggiore si è calcolato che mediamente, per ogni campione giornaliero, più dell’80% della massa totale di Benzo(a)pirene, un potente e riconosciuto cancerogeno, risulta contenuta nella frazione di particolato aerosospeso inferiore a 0,4 μm (PM0,4) di diametro aerodinamico.

4. Gli IPA rilevati sono maggiori nella postazione C, centro storico, diminuiscono passando per A, a ridosso dei viali, e diminuiscono ancora nella postazione B in periferia.

5. Le quantità di IPA totali depositate nel tratto respiratorio per una persona che per esempio sieda per un ora in Strada Maggiore sono dell’ordine di qualche nanogrammo.

Grafico 7. Composizione qualitativa e quantitativa di ciascuna frazione granolumetrica.

6. La consistenza della raccolta nel primo intervallo (grafico 8) è evidente ed è presumibilmente dovuta ad una diversa composizione delle fonti di emissione nel centro storico: elevato flusso di veicoli diesel (trasporto merci e autobus), sommato ad un elevato flusso di ciclomotori e motocicli.

7. È stata anche effettuata la valutazione delle deposizioni in massa, all’interno dell’apparato respiratorio, per gli IPA associati al particolato atmosferico. Come dato d’esposizione è stato utilizzato il valore medio della concentrazione di ogni specifico IPA per il periodo di campionamento. I valori percentuali dell’aerosol esterno depositato sono divisi nelle seguenti regioni dell’apparato respiratorio: ET1= parte nasala esterna; ET2= parte nasale interna, laringe, faringe; BB= bronchi; bb= bronchioli; AI= alveoli e aree interstiziali.


Tabella 2. Deposizione degli IPA nelle diverse regioni dell’apparato respiratorio (Strada Maggiore)


 
 

1.3 Inquinamento acustico


Nel corso della “Sperimentazione di Strada Maggiore” del 1999 già citata in relazione alle rilevazioni sul benzene, è stata effettuata anche una campagna di monitoraggio acustico, volta a verificare l’incidenza di ciclomotori e motocicli sui rilevanti livelli di immissione sonora normalmente registrati nelle vie del centro storico della città, adottando il medesimo metodo della doppia rilevazione senza e con divieto di circolazione dei veicoli motorizzati a due ruote.

Immagine 7. Sezione schematica trasversale di Strada Maggiore.
Nell’immagine, che riporta anche il posizionamento dei campionatori, è evidente la caratteristica configurazione a U della strada.

Strada Maggiore presenta, anche dal punto di vista del rumore, la caratteristica configurazione di strada ad U, poiché risulta fiancheggiata da entrambi i lati da portici ed edifici aventi altezza superiore alla larghezza della carreggiata; la sede stradale utile al normale scorrimento del traffico è inoltre ridotta dalle auto in sosta su almeno uno dei lati. Strada Maggiore è infine caratterizzata da un traffico veicolare tanto vario nella sua tipologia (autobus, ciclomotori, motocicli, automobili), quanto assai intenso.

Le rilevazioni compiute permettono di evidenziare chiaramente come il livello di immissione sonora presente in Strada Maggiore risulti notevolmente superiore al limite di immissione assoluto della IV classe (65 dBA nel periodo diurno) previsto dalla Zonizzazione Acustica adottata dal Comune di Bologna, confermando la particolare criticità già emersa in precedenti campagne di monitoraggio.

I livelli equivalenti orari registrati durante il divieto di transito ai ciclomotori e ai motocicli sono risultati mediamente 1,5 – 2 dB(A) inferiori ai valori orari equivalenti registrati in condizione di normale traffico.

Tabella 3. Misure fonometriche compiute in Strada Maggiore 30, a 5 metri di altezza dalla sede stradale.

È evidente E' evidente la differenza dei valori orari fra traffico ordinario e vigenza del divieto di transito ai veicoli a due ruote, calcolabile mediamente in un valore compreso fra –1,5 e – 2 dB(A), significativo ma non sufficiente a ripristinare i limiti massimi di immissione sonora previsti dalla legge.

Ciò, in considerazione della proporzionalità della scala dei decibel per la quale una diminuzione di 3 dB(A) corrisponde ad un dimezzamento dell’energia sonora,  evidenzia la significativa, anche se non determinante ai fini del rispetto dei prescritti limiti di legge, incidenza sulle immissioni sonore dal transito dei veicoli a due ruote. Tale rilevazione evidenzia altresì le fasce maggiormente critiche, che anche nella fase di limitazione del traffico di ciclomotori e motocicli, rimangono quelle tra le 8 e le 9 del mattino, tra le 13 e le 15 del primo pomeriggio e tra le 17 e le 20 nel tardo pomeriggio, fasce orarie che non casualmente registrano anche un maggiore flusso di veicoli in transito (cfr. § 1.4).

Grafico 8. Rappresentazione dei valori orari rilevati.
Il grafico, raffrontando il valore limite stabilito dalla zonizzazione acustica per Strada Maggiore (65 dBA durante il giorno) con i livelli rilevati nel corso del monitoraggio a traffico standard e a circolazione limitata, mostra in modo evidente il mancato rispetto dei limiti di legge.


 
 

1.4 Flussi di traffico


Sempre nell’ambito della già ampiamente citata “Sperimentazione di Strada Maggiore” del 1999, sono stati effettuati dei rilievi di traffico, al fine, ancora una volta, di accertare la rilevanza proporzionale dei veicoli a due ruote nella determinazione del traffico totale. Da tale studio, mediante la formulazione di alcune ipotesi di partenza, è stato possibile elaborare una probabile distribuzione giornaliera oraria dei veicoli (sempre differenziata tra prima settimana - situazione standard di traffico, e seconda settimana - vigenza del divieto di transito per i veicoli a due ruote), scorporando inoltre dalla cifra totale il dato specifico dei ciclomotori e motocicli, per calcolarne l’incidenza percentuale.

Immagine 8. Flusso giornaliero dei veicoli.
L’immagine, ricavata dal modello di simulazione veicoli/giorno, evidenzia il traffico intenso in Strada Maggiore, che registra un flusso totale medio giornaliero compreso tra i 15.000 e i 25.000 veicoli.

I dati rilevati mostrano due tendenze: innanzitutto la riduzione di circa il 70% dei veicoli a due ruote determina una diminuzione del 26% del traffico totale (nonché, se confrontati con le rilevazione del benzene, il decremento del 47% di tale inquinante, cfr. § 1.1); in secondo luogo, l’assai rilevante incidenza in termini percentuali dei ciclomotori e motocicli sul totale dei veicoli circolanti (in media di circa il 33%, ma con picchi massimi fino al 60%).

Tabella 4. Flusso giornaliero dei veicoli.
La tabella riporta il totale dei veicoli e i veicoli a due ruote che hanno attraversato nelle diverse fasce orarie Strada Maggiore in condizioni di traffico sia normale sia limitato.

Tali risultati propongono all’attenzione di tutti due considerazioni. In relazione ai veicoli a due ruote, considerato che tale sperimentazione risale al 1999 e che negli ultimi cinque anni il numero di tale tipologia di veicoli si è sensibilmente incrementata (cfr. § 2.3), essi rappresentano ormai la fetta maggioritaria del traffico in Strada Maggiore, contribuendo in modo decisivo all’innalzamento dei livelli degli inquinanti. Rispetto al totale dei veicoli in transito, è importante evidenziare l’enorme “pressione” che subisce costantemente Strada Maggiore.

Grafico 9. Incidenza dei veicoli a due ruote sul flusso totale per orario in un giorno feriale medio.
Ciclomotori e motocicli, già nel 1999 (anno della sperimentazione), rappresentavano continuativamente nelle ore centrali della giornata – cioè dalle 10 alle 20 – più della metà del traffico registrato.

 

Immagine 9. Origine, destinazione e quote di ciclomotori e motocicli.
Sono particolarmente numerosi i ciclomotori e i motocicli che accedono (in particolare dalle zone nord e est) o escono dal centro storico passando attraverso le due principali radiali del Quartiere San Vitale (Strada Maggiore per l’uscita e Via San Vitale in ingresso).