[...] «Il primo spunto di riflessione nasce proprio da un bisogno materiale che non soltanto io – che pure, oggi, parlo a titolo personale –, ma altresì centinaia di cittadini, talvolta anche organizzati in comitati, ormai da anni rappresentano presso le più disparate sedi istituzionali, senza trovare adeguate risposte

«È sufficiente leggere, anche discontinuamente, i quotidiani con la cronaca bolognese, per rendersi conto che Strada Maggiore e via San Vitale, esattamente i luoghi in cui vivo e dei cui problemi, in veste di delegato di quartiere, intendo farmi portavoce, sono le due strade più inquinate e rumorose dell’intero agglomerato cittadino.»

«Noi residenti, come anche tanti altri cittadini di altre zone della città, siamo seriamente allarmati per la nostra salute, quotidianamente messa a rischio da percentuali di benzene e polveri fini superiori ai limiti legislativi, che peraltro studi europei e internazionali ritengono finanche troppo generosi. Ma soprattutto siamo sconcertati e sdegnati per lo stato di totale abbandono all’inquinamento in cui versiamo da anni, se non da decenni

«Dall’attuale amministrazione di centrodestra siamo stati prima ignorati, poi fintamente ascoltati, infine presi in giro da provvedimenti inadeguati rispetto al tasso di gravità del fenomeno (che impone interventi assai più strutturali), insufficienti per le scarse risorse impiegate in termini di personale, mezzi e fondi, inutili perché validi solo formalmente sulla carta e non accompagnati né da efficienti controlli, sanzioni e misure dissuasive, né da una più generale politica informativa e di “educazione e sensibilizzazione alla salute”.»

«Ci auguriamo che la prossima amministrazione sappia opporre alla scelta dell’immobilismo e di una mistificata libertà senza regole, una cultura di responsabilità e tutela della salute dei cittadini, come bene innanzitutto collettivo; ci auguriamo che le apprezzabili linee programmatiche su traffico e ambiente elaborate dalla coalizione possano trovare una più specifica realizzazione nel programma elettorale e ancora più nella concreta azione di governo, così da tradurre generali indirizzi programmatici in effettivi interventi a garanzia della salute fisica e psichica degli individui e della vivibilità delle strade e delle piazze del centro storico

«Speriamo dunque che Sergio Cofferati e la coalizione che lo sostiene si impegnino a declinare i più che condivisibili principi di massima in previsioni concrete e puntuali, le quali siano finalmente in grado di fornire una valida e non elusiva risposta alle pressanti richieste di tante persone che pretendono da anni scelte che non andrebbero definite – con ingiustificata enfasi – “coraggiose”, bensì semplicemente “necessarie”, poiché, salvo distorsioni ideali e terminologiche che appartengono ad una cultura di governo in cui noi non ci riconosciamo, credo non si possa ritenere coraggio l’agire nell’interesse della comunità, senza sottostare agli interessi particolari dei pochi.»


(31 gennaio 2004)