L'inquinamento dell'aria è prodotto prevalentemente dalle
attività umane (industriali e civili) e solo in quantità trascurabile deriva da processi naturali (eruzioni vulcaniche, incendi, scariche elettriche, decomposizione di materiale organico, trasporto di sabbie in particolari condizioni metereologiche, ecc.).

Vista di Bologna dall'alto delle colline in una giornata di sole e di vento. Lo spessore di foschia, smog ed inquinamento supera tranquillamente S. Luca (foto di Callisto Valmori, Comitato via delle Armi)

L’inquinamento dell’aria di origine antropogenica si sprigiona dalle grandi sorgenti fisse (industrie, impianti per la produzione di energia elettrica ed inceneritori); da piccole sorgenti fisse (impianti per il riscaldamento domestico) e da sorgenti mobili (il traffico veicolare).

L'inquinamento prodotto dallo sviluppo dell'
industria, della produzione di energia e dei mezzi di locomozione ha raggiunto livelli tali da compromettere il complesso equilibrio della biosfera; tonnellate di sostanze di diversa origine e natura vengono quotidianamente immesse nell'atmosfera producendo conseguenze negative sia su scala globale che a livello locale.

L’impatto degli inquinanti dipende dalla zona di produzione degli inquinanti e dalla loro dispersione. Le grandi sorgenti fisse, spesso localizzate lontano dai più grandi centri abitati, disperdono nell’aria a grandi altezze, mentre le sorgenti mobili e quelle fisse di piccole dimensioni contribuiscono in modo maggiore all’inquinamento dell’aria nelle aree urbane e, di conseguenza, attentano alla salute pubblica molto di più di quanto non si potrebbe supporre facendo un semplice confronto quantitativo fra i vari tipi di emissioni.


testi e dati tratti dai siti web: comune.roma.it, tutela-aria.it, nonsoloaria.com