La legislazione
italiana
stabilisce la necessità
del controllo della qualità dell'aria
attraverso la misura
della concentrazione di
alcuni dei più tipici prodotti diretti o indiretti degli scarichi dei
veicoli o della produzione industriale o di energia. Tali sostanze
hanno effetti tossici o cancerogenici sugli
esseri viventi.
L’inquinamento
atmosferico comporta spesso numerose conseguenze
a carico della salute, soprattutto nei casi in cui si verifichi
un brusco innalzamento delle concentrazioni dei comuni contaminanti
dell’aria (inquinamento acuto).
In questi casi, l’aumentata esposizione a vari irritanti atmosferici
provoca la riduzione della funzionalità polmonare, l’aumento
delle malattie respiratorie nei bambini, gli attacchi acuti di
bronchite e l’aggravamento dei quadri di asma; il tutto
comporta un forte incremento nel numero dei decessi fra le persone più
sensibili a determinati inquinanti, come gli anziani o le persone
affette da malattie respiratorie e cardiovascolari.
L’effetto dell’inquinamento a bassi livelli
e per lungo tempo risulta invece più subdolo e difficile da
individuare. Si presume che provochi a breve termine disagio,
irritazione, tossicità specifica, affezioni respiratorie acute e, in rari
casi, mortalità, soprattutto fra gli anziani affetti da patologie
croniche cardiovascolari o respiratorie. Gli effetti a lungo termine
causati da una esposizione ad inquinanti presenti a concentrazioni
relativamente basse non sono ancora completamente chiari; in ogni caso si
ritiene che fra i vari effetti vi sia la comparsa di malattie polmonari
croniche aspecifiche (come la bronchite cronica, l’asma e l’enfisema),
la formazione di varie neoplasie maligne (cancro polmonare, leucemie) ed
un aumento della mortalità per malattie cardiovascolari e
respiratorie.
testi
e dati tratti dai siti web: comune.roma.it,
tutela-aria.it,
nonsoloaria.com
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