Il benzene è un composto cancerogeno.
Gli
effetti tossici hanno caratteristiche diverse e colpiscono organi sostanzialmente differenti in base alla durata dell’esposizione: si possono distinguere effetti tossici acuti, associati a brevi esposizioni a livelli elevati di benzene, poco frequenti nell’ambiente di vita, ed effetti tossici cronici, associati a periodi di esposizione di maggiore durata e a basse dosi di inquinante.

Gli effetti tossici acuti sono in genere dovuti a contatto per inalazione o per via cutanea e si presentano per lo più a causa di fughe o versamenti in ambienti di lavoro.
Brevi esposizioni di 5-10 minuti a livelli molto alti di benzene nell’aria possono condurre alla morte. Livelli di concentrazione più bassi possono causare giramenti, sonnolenza, aumento del battito cardiaco, tremori, confusione e perdita di coscienza. Concentrazioni minori ma più prolungate nel tempo possono alterare la memoria e certe capacità psichiche.
Il benzene è anche responsabile di disturbi e di un effetto irritante sulla pelle e sulle mucose (oculare e respiratoria in particolare).
L’ingestione di cibi e bevande che contengono alti livelli di benzene possono causare il vomito, irritazione allo stomaco, giramenti, sonnolenza, convulsioni, aumento del battito cardiaco, coma e morte.


Gli effetti tossici cronici sono invece dovuti a periodi di esposizione molto lunghi e a basse concentrazioni. L'
esposizione cronica provoca tre tipi di danni:
  • danni ematologici: anemie
  • danni genetici: alterazioni geniche e cromosomiche
  • effetto oncogeno: leucemie e altre forme di cancro

Il benzene si distingue, per l’uomo, per la sua grande tossicità per le cellule sanguigne e gli organi che le producono (soprattutto midollo osseo). Gli effetti possono variare dalla semplice anemia alla diminuzione simultanea dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine (pancitopenia, molto rara nei paesi sviluppati dove i livelli di esposizione sono stati ridotti per la maggiore tutela della salute).
L’affezione che preoccupa di più, sia a livello professionale che ambientale, è la
comparsa del cancro del sangue dovuta all’esposizione ripetuta a concentrazioni di benzene di qualche ppm per più decine di anni. Diversi studi hanno messo in evidenza il pericolo di contrarre la leucemia mieloide o altre forme di cancro. L’insorgere di queste malattie si manifesta più frequentemente in seguito ad esposizioni basse e continuate piuttosto che elevate e intermittenti (picchi di inquinamento) e sono solitamente precedute dalle anomalie sanguigne già descritte in precedenza.
L’esposizione al benzene è stata anche collegata al
danno ai cromosomi, la parte delle cellule responsabile dello sviluppo delle caratteristiche ereditarie e a danni a livello degli organi riproduttivi.



testi e dati tratti dai siti web:
nonsoloaria.com, ministerosalute.it, arpat.it e arpav.it.