Benzo(a)Pirene.
«Dalla
fine degli anni ’70 i valori medi europei di Benzo(a)Pirene nelle aree
urbane sono in un range di 1 - 10 nanogrammi/m3. Il livello medio di BaP
misurato recentemente nelle città italiane si aggira intorno agli 1-2 ng/m3
(periodo di campionamento: 12-24 ore al giorno) e si colloca nella fascia
bassa delle concentrazioni riportate dall'OMS.»
Effetti
cancerogeni e tossici.
«Sulla base di risultati sperimentali su animali ci si possono attendere
dagli IPA numerosi effetti, come immunotossicità, genotossicità,
carcinogenicità, tossicità riproduttiva e la possibilità di favorire
anche lo sviluppo dell’arterosclerosi. (OMS 1996)
Sebbene nessuno studio epidemie logico sia riuscito a stabilire
inequivocabilmente una relazione diretta fra IPA e cancro del polmone o di
altri organi, fra i circa 50 IPA esaminati dallo IARC sette sono stati
classificati come probabili o possibili cancerogeni (gruppo 2A e 2B), in
particolare, il Benzo(a)Pirene (BaP) incluso nel gruppo 2A dei probabili
cancerogeni per l'uomo (dati inadeguati per l'uomo, sufficiente evidenza
negli animali) (IARC. 1987).
A causa della natura cancerogena degli IPA l'esposizione a tali composti
dovrebbe essere ridotta al livello più basso possibile.»
«L'esposizione cronica al BaP nell'uomo ha prodotto dermatiti, foto sensìbiìizzazione
alia luce solare, irritazioni oculari e cataratta. Recentemente si e
dimostrato con alcuni studi epidemiologici condotti in diverse parti del
globo che nell'uomo vi sono relazioni tra aumenti di rischio di eventi
riproduttivi avversi ed IPA (come ad esempio ritardo nella crescita fetale
ìtrauterina, basso peso alla nascita, nati pretermine, nati prematuri,…).»
«Il BaP rimane in gran parte legato alle particelle fino a cinque o sei
mesi dopo l'esposizione alveolare a materiale particolato e si ritrova in
tessuti interstiziali o periferici polmonari o isolati da linfonodi trocheo
bronchiali. Vi è quindi una frazione di BaP che rimane legata al
particolato nel tessuto polmonare per mesi, e anche questa frazione ha
capacita genotossiche e carcìnogenetìche.»
«Molti IPA sono stati classificati come probabili o possibili cancerogeni
dalla International Agency for Research on Cancer (IARC). Ma i diversi IPA
hanno diversi livelli di potenza carcinogenetica, o probabilità di indurre
la crescita tumorale.»
(fonti:
Relazione sulla Qualità dell’Aria del Comune di Bologna, anni 1999 e
2001)
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