Comunicato stampa del Comitato

«L'inquinamento in Strada Maggiore, San Vitale e piazza Aldrovandi alle stelle: subito misure sulla mobilità e monitoraggi per il triangolo maledetto della città»

I dati sull’inquinamento resi noti stamattina da Chimica industriale e Legambiente confermano la gravità della situazione ambientale e sanitaria in Strada Maggiore, Piazza Aldrovandi e Via San Vitale e denunciano l’incompletezza degli attuali sistemi di rilevamento. Il Comitato di residenti e commercianti della zona chiede subito all’Amministrazione misure di limitazione del traffico sempre più diffuse e incisive, insieme ad una campagna straordinaria e monitoraggi permanenti su polveri, rumore e traffico sotto i portici, nei negozi, nelle case e nelle scuole.

I dati rilevati grazie alla campagna condotta dalla Facoltà di Chimica industriale in collaborazione con Legambiente e con il Comitato, confermano per l’ennesima volta che Strada Maggiore, Via San Vitale e Piazza Aldrovandi sono il “triangolo maledetto” per l’inquinamento da smog a Bologna. Le stesse rilevazioni ARPA, pur condotte con metodi diversi, continuano a segnalare che il valore del benzene in quelle strade, anche quando rientra nei limiti di legge, è comunque il più alto in tutta la città. È evidente, come il Comitato denuncia da anni, una perdurante situazione di emergenza ambientale e di pericolo sanitario, che deteriora il centro storico cittadino e mette seriamente a rischio la salute di chi vi abita, lavora o studia.

In particolare, è significativo che le rilevazioni effettuate con metodi e in luoghi diversi rispetto a quelli individuati, sulla base della normativa europea, dall’ARPA, conduca a risultati diametralmente opposti: a gennaio il benzene risulta, dai dati ufficiali, entro i limiti di legge (10 mcg/m3); il monitoraggio compiuto invece nel corso della campagna “indipendente” sotto i portici, nei portoni privati e sui portalettere segnala valori al di fuori di ogni soglia di tolleranza, se possibile persino superiori a quelli registrati in un’indagine analoga risalente al 2002 (28 mcg/m3 in una tabaccheria). 

Il Comitato, pertanto, affinché sia tutelato il primario diritto alla salute e le scelte in materia di mobilità siano motivate sulla base di dati pienamente rappresentativi della realtà, chiede che in Strada Maggiore, Via San Vitale e Piazza Aldrovandi l’Amministrazione comunale (dunque le Istituzioni preposte alla tutela della salute dei cittadini, prima ancora dell’opera meritoria di Enti pubblici di ricerca e Associazioni ambientaliste) si adoperi affinché:

1) siano mantenute le già operanti rilevazioni periodiche del benzene, valutando la conformità della localizzazione dei campionatori passivi rispetto alla vigente normativa;

2) siano previste delle rilevazioni ufficiali stabili sulle concentrazioni delle polveri sottili (fra le sostanze inquinanti più nocive e causa di situazioni di criticità in strade del centro solitamente anche meno inquinate di quelle in oggetto) e degli IPA, nonché sui livelli delle immissioni acustiche e sull’intensità e la tipologia dei flussi di traffico;

3) le rilevazioni ufficiali vengano effettuate non solo in strada, ma altresì sotto i portici, negli esercizi commerciali, nelle scuole e, ove possibile, nelle abitazioni private, in modo tale da ottenere un quadro complessivo e realistico della “pervasività” dell’inquinamento nei diversi luoghi e momenti di vita di un cittadino medio in una giornata-tipo;

4) vista la situazione emergenziale segnalata e in attesa di programmare una serie di rilevazioni costanti e ripetute nel tempo, sia avviata in tempi rapidi una campagna straordinaria di monitoraggio di benzene, PM, IPA e rumore per fornire un quadro completo e aggiornato sulla situazione dell’inquinamento atmosferico e acustico e sulla vivibilità di tali strade, specificamente condotta su gruppi sociali di cittadini e lavoratori maggiormente esposti (bambini, anziani, commercianti, autisti, vigili urbani, tassisti);

5) siano incrementate quanto più possibile e rese maggiormente incisive ed efficaci le iniziative di riduzione del traffico, sia temporanee (blocchi totali del traffico a livello cittadino o, in via sperimentale, limitati alle strade più inquinate; limitazioni per motorini, auto e furgoni più inquinanti; mantenimento delle misure speciali per il sabato e la domenica), sia strutturali (pedonalizzazioni diffuse, isole ambientali e zone 30 km/h, generalizzazione delle strade residenziali all’interno del centro storico). 

Bologna, 11 marzo 2005

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Comunicato stampa di Legambiente e Chimica industriale

3 dicembre
«Respirare a Bologna»


Messa a punto sulla qualità dell’aria a Bologna, nell’anno di Kyoto.
Presentazione dei risultati della seconda indagine condotta dalla Facoltà di Chimica Industriale sull’area urbana

La Facoltà di Chimica Industriale e Legambiente Bologna, si stanno occupando della presenza di benzene e altri idrocarburi aromatici  nelle strade cittadine. Scopo dell’indagine è tentare di conoscere che cosa effettivamente respiriamo.
Un primo gruppo di campioni è stato prelevato in
Strada Maggiore e via San Vitale. Sono stati posti “in linea” 3 campionatori. In strada, sotto ai portici ed entro un locale. I campionatori sono stati posti a circa 1,5 metri da terra, con esposizione continua (giorno e notte). Alcune concentrazioni sono molto alte ed è da notare la scarsa differenza tra strada, portico e locale prospiciente.
Nel periodo 24-31 gennaio 2005, sono stati posizionati a cura dell’
ITIS “G. Bruno” di Budrio (per iniziativa della Prof. Alessandra Failla) Nel territorio Burio/Molinella. Tutti i risultati sono entro i limiti della normativa (10mg/m3) ma per un centro con poco traffico restano valori molto alti,  tenendo conto che si tratta di medie tra giorno e notte. Su questi valori si può pensare che  sia preponderante il fondo  di inquinanti di tutta la regione.
Per tentare di avere notizie sulla presenza di benzene nel periodo diurno nei giorni 18 e 21 gennaio, con la collaborazione delle Rappresentanze sindacali unitarie dei
Portalettere di Bologna, abbiamo ripetuto l’indagine già fatta in primavera, in un periodo, quello invernale, con presenza di inquinanti molto più elevata. La modalità di raccolta dei campioni  ha previsto l’uso dei campionatori passivi appesi al bavero dei portalettere durante il loro turno di lavoro per le strade citadine di periferia e centro.

Abbiamo voluto vedere (con analisi preliminari) quanto benzene (e aromatici) è presente nella benzina verde e nel gasolio oggi in commercio. La benzina verde contiene (per legge) l’15 di benzene  e circa il 30 % di altri aromatici monociclici (BTX) e una discreta percentuale di Idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Il gasolio contiene questi inquinanti in quantità nettamente inferiori. Sorprende la somiglianza  tra quanto trovato nell’aria  e quanto esistente nelle benzine.
In genere, si dice che il benzene sia prodotto dai motori. Forse, ma in piccola parte. Difficilmente si può pensare  che un motore che funziona a circa 1500°C  in ambiente ossidante,  e munito di abbattimento catalitico, produca gli stessi idrocarburi aromatici e in quantità molto simili a quelle  che si trovano nelle benzine dei serbatoi. Del resto, prendendo per buono il contenuto dell’1% di benzene, ogni pieno di benzina comporta l’introduzione di mezzo litro di benzene considerato puro. Se pensiamo a tutte le auto che sono ferme o circolano  nel territorio comunale, risulta che a Bologna, ci sono circa 90 tonnellate di benzene  che possono, in parte, andare per l’aria.
E noi cerchiamo i microgrammi!! SAREBE ORA DI PRETENDERE COMBUSTIBILI PRIVI DI BTX, SPRATTUTTO DI BENZENE.

Bologna, 9 marzo 2005

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(13 marzo 2005)